
6 giovani su 10 vittime di bullismo e cyberbullismo nel 2020. È questo il risultato dell’ultima ricerca fatta nel 2020 per comprendere come, la didattica a distanza e l’isolamento, hanno modificato i comportamenti e le abitudini dei giovani.
È di questi giorni la pubblicazione della ricerca fatta dall’Osservatorio Indifesa di Terre des hommes e Scuolazoo.
I dati che emergono sono molto preoccupanti e sicuramente ci portano alla constatazione che, nonostante il Covid e l’isolamento dei ragazzi, il bullismo e il cyberbullismo si sono palesati con tutte le preoccupazioni del caso.
Altri dati della ricerca
Un altro dato che emerge dalla ricerca, riguarda le ragazze. L’incubo è il Revenge Porn per il 52,16% di loro. Avevamo già commentato, con un nostro post, la legge sul revenge porn. Le ragazze, inoltre, esprimono sofferenza e disagio per i commenti non graditi di carattere sessuale online.
Sono sempre le ragazze, per il 61,36%, ad avere più paura, soprattutto sui social e sulle app per incontri.
1 adolescente su 3 conferma di aver visto circolare foto intime sue, o di amici, sui social network.
Ultimo, ma non meno importante, è il tema della solitudine: nell’anno del Covid, il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo.
Le nostre considerazioni
Se ci sono stati 6 giovani su 10 vittime di bullismo e cyberbullismo nel 2020, è superfluo dire che il problema è serio e che non possiamo girarci dall’altra parte. Non bisogna essere degli esperti per capirlo.
Confrontando questa ricerca con le altre ricerche fatte in passato, ci sembra che i ricercatori si siano soffermati molto sulla sfera della sessualità.
La nostra chiave di lettura è che sicuramente nel 2020, e sicuramente nei primi mesi del 2021, i ragazzi sono rimasti troppo tempo soli e costretti a stare davanti al personal computer.
Tutta questa solitudine li ha portati a gestire anche la loro affettività e la loro sfera sessuale attraverso l’online.
Questo chiaramente è un grosso problema …
Cosa fare
Sono ripetitivo ma dobbiamo stare più tempo di fianco agli adolescenti. Dobbiamo ascoltarli di più senza voler imporre sempre le nostre idee da adulti.
Parliamo con loro, dobbiamo trattare certi temi, anche se magari difficili per noi adulti, quando ancora non si sono verificati i problemi.
La prevenzione è fondamentale e la formazione deve essere costante e periodica.
Troppo spesso, temi così importanti, vengono trattati con progetti sporadici e non continuativi.
I nostri migliori risultati li abbiamo ottenuti andando più volte durante l’anno nella stessa classe, dando quindi continuità e seguendo i ragazzi per più anni.
Non basta dire o trattare questi temi una volta durante la carriera scolastica dei ragazzi e pensare che sia sufficiente. Vuol dire non conoscere i ragazzi e non ricordarsi di quello che è successo a noi o ai nostri coetanei quando eravamo adolescenti.
Se sei un genitore e vuoi avere qualche idea su some trattare questi temi con le figlie e i figli, puoi leggere il post sull’adescamento online.