
Ciao Khadim, questo post è un messaggio diretto a te.
Mi chiamo Gino, e mi occupo di fare prevenzione e formazione contro il Bullismo e il CyberBullismo incontrando gli studenti nelle scuole.
Ti dico alcune cose che ti avrei detto se ti avessi incontrato in una classe …
Parto dal pensiero più pericoloso che hai avuto, il suicidio.
Ho imparato in tanti anni di incontri che non bisogna dare ai ragazzi dei consigli, ma darvi degli spunti che vi permettano di fare le vostre riflessioni.
E allora la prima riflessione che mi piace condividere con te è: ma vale la pena perdere la vita per una “Jessica” che abbiamo incontrato sulla nostra strada?
Jessica o chiunque altro come lei, vale così tanto da paragonarla al valore che ha la tua vita?
Se ci pensi un attimo ti rendi conto che la tua vita e la tua voglia di fare cose nuove non può essere fermata da nessuno!!!
La seconda riflessione è sul tuo senso di vergogna e sul tuo chiedere scusa.
Ma sai quanti adulti cadono in certe trappole sui social o anche nella vita di tutti i giorni?
Tantissime. Questo non vuol dire continuare a fare certe cose ma l’errore fa parte dell’essere umano e la sua capacità è proprio imparare dagli errori… quindi Khadim, nessuna vergogna. Chi si DEVE vergognare è che ti ha teso una trappola.
Riportiamo la situazione in equilibrio … la colpa non è della vittima ma è di chi ha creato il danno e il tuo dolore.
E ricordati che non hai deluso i tuoi genitori.
Dal video delle Iene mi sembra proprio che tu non sia un figlio di cui i tuoi genitori possano vergognarsi.
Spero con queste parole che ti ho scritto, di aiutarti a vedere quello che è successo in modo leggermente differente e metterlo nel giusto cassetto che è l’insieme di tutti i cassetti che formano la tua “cassettiera” della vita.
Visto che ti piace fare il falegname, cassettiera mi sembra un esempio che ci può stare.
Un abbraccio e continua a sognare …
Il link al servizio delle Iene
https://www.iene.mediaset.it/video/influencer-17-anni-disabile-spoglia-instagram_788815.shtml